Nouvelle Flâneries, Parma inaugura la mostra diffusa dell'artista Ettore Favini per una nuova mappatura della città emiliana

Nouvelles Flâneries | Sabato 19 maggio 2018 a Parma inaugura la mostra diffusa dell'artista Ettore Favini per una nuova mappatura della città emiliana
19 maggio 2018
L’Associazione Culturale Others presenta Nouvelles Flâneries, un progetto pubblico di Ettore Favini, curato da Valentina Rossi e realizzato grazie al contributo di Fondazione Cariparma e Comune di Parma in dieci luoghi del centro storico della città emiliana. L’inaugurazione avrà luogo sabato 19 maggio 2018 alle ore 16 presso la sede CAPAS di vicolo Grossardi 4 a Parma, da cui si partirà per il tour insieme all’artista.
L’opera dell’artista si inserisce spesso nel tessuto urbano e nel vissuto cittadino con il quale entra in contatto, dando vita a narrazioni collettive e includendo nel suo processo artistico gli abitanti del luogo: per il progetto Nouvelles Flâneries, dopo una prima fase di ricerca attraverso i documenti conservati presso l’Archivio di Stato e la Biblioteca Palatina di Parma, l’artista ha ideato una serie d’ iscrizioni su lastre di scagliola carpigiana, che saranno installate permanentemente sulle facciate di dieci palazzi storici del centro, ognuna delle quali riporta una descrizione, un’impressione o un ricordo minimo della città ad opera di un viaggiatore.
La ricerca si è focalizzata, infatti, sull’idea del flâneur, termine usato dal poeta Charles Baudelaire per indicare il gentiluomo che vaga per le vie cittadine, un “botanico da marciapiede” che prova emozioni nuove nell’osservare e vivere il paesaggio urbano. Ettore Favini ha selezionato alcune citazioni di Leonardo Da Vinci, Carlo Goldoni, Antonio Fogazzaro, Mario Luzi, Germaine Beaumont, Curzio Malaparte, Pier Paolo Pasolini, Giovanni Guareschi, Thomas Gray e Marcel Proust, i quali prima di lui hanno visitato Parma, in un viaggio reale o immaginario, e ne hanno lasciato una traccia scritta: questi racconti “minimi” permetteranno al visitatore di scoprire la città attraverso percorsi inediti, in una sorta di storytelling diffuso.
L’opera pensata per Parma come omaggio alla città, verrà donata agli abitanti dei palazzi che hanno deciso di partecipare al progetto, sottolineando ancora una volta l’idea di “dono”, spesso presente nel modus operandi dell’artista. Accompagnerà il progetto una mappa che permetterà ai turisti, ai viaggiatori di passaggio o ai cittadini di poter sperimentare un nuovo modo di fruire la città, con le sue strade e le sue piazze, attraverso un racconto corale diffuso nel tempo e nello spazio. La mappa delle opere sarà distribuita in modo capillare sul tessuto cittadino, e potrà essere anche scaricata in versione digitale dal sito dell’associazione culturale Others.(http://moremuseum.org/omeka/associazione- culturale-others).
Il viaggio come motivo ispiratore dell’opera accompagna frequentemente l’opera di Ettore Favini che in questo caso ha voluto lasciare la parola a viaggiatori del passato, condivisa con un gruppo eterogeneo di studenti nell’ambito di un workshop aperto che si è tenuto a marzo 2018, grazie alla collaborazione e al sostegno di CAPAS, Centro per le Attività e le Professioni delle Arti e dello Spettacolo dell’Università di Parma. Il seminario ha visto la partecipazione del professor Davide Papotti, di Marco Scotti e di Anna Zinelli come curatrice, insieme a Valentina Rossi, del workshop stesso. L’azione di monitoraggio del progetto è stata realizzata da Cristina Zerbini del Dipartimento di Economia dell’Università di Parma.
L’inaugurazione avrà luogo alle 16.00 presso la sede CAPAS di vicolo Grossardi 4 a Parma: dopo una presentazione, partirà il tour cittadino con l’artista per la visione delle opere d’arte allestite sui palazzi della città. La serata proseguirà con un rinfresco e la musica di dj Spanna presso lo spazio Bonanni Del Rio Catalog in Borgo delle Colonne 28, Parma.
Ettore Favini nasce a Cremona nel 1974. Ha esposto in importanti istituzioni nazionali e internazionali tra le quali ricordiamo: Autostrada Biennale di Prizren; Port Tonic Art Center, Saint Tropez, Mediterranea 18, Tirana; Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce, Genova; MAN – Museo d’Arte della Provincia di Nuoro; American Academy of Columbia University, New York; ISCP, New York; Ocat, Shanghai; SongEun Art Space, Seoul; Centro per l’Arte Contemporanea Futura, Praga; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino; Villa Panza, Varese; GAM, Galleria d’Arte Moderna, Milano; PAC, Milano; MAGA, Gallarate; CCCS Strozzina, Firenze; Villa Medici, Accademia di Francia, Roma; Fondazione Pastificio Cerere, Roma; American Academy, Roma; Fondazione Olivetti, Roma; Museo Riso, Palermo.
Workshop
Il workshop si propone di seguire coerentemente la traccia del progetto generale, invitando i partecipanti a diventare dei flâneurs contemporanei.
La residenza a Parma sarà per l’artista una vera immersione nella città in modo libero e spontaneo. L’idea è quella di perdersi tra le vie e le piazze, attraversando la città senza punti di riferimento precisi, senza seguire i tradizionali percorsi storico-artistici, ma spinto solo dalla curiosità.
Una fase successiva prevede un momento di analisi e studio dove verranno indagati gli appunti visivi dell’artista. La residenza sarà restituita grazie ad una mappa distribuita ai cittadini e ai visitatori e attraverso alcune segnaletiche/installazioni site specifici che scandiranno l’inedito percorso pensato dall’artista.
Seguendo questa idea il workshop vuole far compiere ai partecipanti lo stesso tipo di esperienza, ma in modo più sintetico e attraverso un’ applicazione multimediale.
Nella prima fase del workshop (8 – 9 marzo 2018) l’artista infatti farà installare sugli smartphone dei partecipanti l’applicazione Strava, usata da podisti/ciclisti per rilevare il percorso con le performances sportive. In questo modo ogni partecipante potrà registrare il proprio percorso all’interno della città per ottenere una mappa personale della propria deriva urbana.
Nella seconda fase del workshop (15- 16 marzo 2018) verranno incrociate le mappe dei diversi partecipanti per la creazione di un unico percorso. L’intero gruppo potrà quindi percorrerlo, in modo consapevole, con la visita ai monumenti guidata dalle curatrici e dall’artista.
L’artista terrà il giorno successivo una discussione con i partecipanti per evidenziare i punti di forza e i punti deboli del percorso.
Calendario
Periodo di residenza: 19-25 febbraio 2018 Date workshop:
8 marzo 2018
- − 9:00 – 12:00: incontro con Ettore Favini e le curatrici del progetto Valentina Rossi e Anna Zinelli, introduzione e spiegazione della metodologia di lavoro
- − 14:00 – 18:00: flâneurie da parte dei partecipanti, con la registrazione dei percorsi tramite l’app. Strava
9 marzo 2018
- − 9:00 – 12:00: analisi dei percorsi dei partecipanti, punteggiatura sulla mappa dei punti diinteresse
- − 14:00 – 18:00: analisi dei punti di interesse dal punto di vista storico artistico.
15 marzo 2018
- − 9:00 – 12:00: incrocio dei vari percorsi dei partecipanti, creazione di un unico percorso
- − 14:00 – 18:00: percorso di gruppo con tutti i partecipanti e visita dei luoghi di interesse con lo storico dell’arte Marco Scotti.
16 marzo 2018
- − 9:00 – 12:00: lezione finale e discussione del percorso storico artistico
- − 14:00 – 18:00: conclusione e dibattito.
Tutti i partecipanti sono invitati a prendere parte sabato 28 aprile 2018 per l’inaugurazione e il completamento del workshop (orario da definire)
Il workshop è gratuito, per la selezione mandare una lettera motivazionale e una breve biografia. Il workshop permette di acquisire un credito formativo.
Sede del workshop CAPAS, Vicolo Grossardi, 4, Parma.
Mimmo Cuticchio, una settimana di residenza artistica tra spettacoli, botteghe, proiezioni e incontri

UNA SETTIMANA DI RESIDENZA ARTISTICA TRA SPETTACOLI, BOTTEGA, PROIEZIONI E INCONTRI - Prima edizione del progetto culturale "The Artist is present" ospita Mimmo Cuticchio e i suoi pupi.
12 marzo 2018
Da sabato 17 a sabato 24 marzo Parma ospiterà la prima residenza artistica del progetto ‘The Artist is present‘, prima edizione di un’iniziativa culturale che ogni anno vedrà la permanenza in città di un artista invitato a lavorare in uno spazio pubblico per lasciare in dono una sua creazione a Parma.
Ad inaugurare il primo progetto sarà Mimmo Cuticchio, cantastorie, attore e regista teatrale erede ed interprete della tradizione palermitana dell’Opera dei pupi. Il progetto di residenza artistica, promosso dall’assessorato alla Cultura del Comune di Parma in collaborazione con il teatro delle briciole, si articolerà in diversi appuntamenti che per una settimana daranno in modo di conoscere l’attività artistica di Mimmo Cuticchio e l’Opera dei Pupi, riconosciuta dall’Unesco parte del patrimonio orale e immateriale dell’umanità.
GLI APPUNTAMENTI – Durante la settimana parmigiana, Cuticchio e la sua compagnia presenteranno al Teatro al Parco, in occasione della quinta edizione di ‘Impertinente – Festival di Teatro di Figura’, due spettacoli: sabato 17 marzo, alle ore 21, ‘A singolar tenzone‘ e sabato 24 marzo, alle ore 21 ‘Aladino di tutti i colori. Da una favola delle Mille e una notte‘, opera per adulti e bambini a partire dai 6 anni.
Domenica 18 marzo, alle ore 11 in via Macedonio Melloni, 1- a fianco del Castello dei Burattini, verrà invece inaugurata una ricostruzione della bottega di Palermo in cui il maestro costruisce le sue creature. La bottega resterà aperta al pubblico fino a sabato 24 marzo per permettere ai visitatori di scoprire questo speciale laboratorio teatrale con il maestro Cuticchio che, circondato dai suoi attrezzi del mestiere, racconterà il lavoro e le tecniche tradizionali dei pupi.
Martedì 21 marzo, alle ore 15.30 al Teatro al parco, Cuticchio terrà la lectio magistralis ‘L’opera dei pupi dalla piccola alla grande scena’, organizzata dal Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali dell’Università di Parma. Ad introdurre l’artista, dopo i saluti del rettore, sarà il professore Luigi Allegri, docente di Storia del teatro e dello spettacolo presso l’Ateneo di Parma.
Mercoledì 21 marzo, alle ore 17, all’Auditorium del Palazzo del Governatore, si terrà la presentazione del libro ‘Alle armi, cavalieri – Le storie dei paladini di Francia raccontate da Mimmo Cuticchio’, che vedrà sul palco, insieme all’autore, l’illustratrice Tania Giordano che lavora nella Compagnia Figli d’arte Cuticchio, per cui realizza manifesti, pitture, scene e costumi.
Giovedì 22 marzo, alle ore 21, al Cinema Edison, si terrà la proiezione del documentario ‘Prove per una tragedia siciliana‘ di John Turturro e Roman Paska e Mimmo Cuticchio: un racconto sulla complessa identità siciliana e la sua millenaria cultura.
L’ingresso a tutte le iniziative è gratuito ad eccezione dello spettacolo si sabato 24 marzo.
Corso di alta formazione di cinema documentario e sperimentale

Corso di alta formazione di cinema documentario e sperimentale
13 dicembre 2017
Fondazione Cineteca di Bologna e Università di Parma, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna e del Fondo Sociale Europeo e d’intesa con il Comune di Parma e Solares Fondazione delle Arti, promuovono per il secondo anno consecutivo un corso di alta formazione per filmmaker nell’ambito del cinema documentario e sperimentale che avrà luogo presso il Distretto del Cinema di Parma.
Per tutte le informazioni, consulta il bando.
Corso di formazione – “I MESTIERI DEL BURATTINAIO:LINGUAGGI E TECNICHE DEL TEATRO DI FIGURA NELL’ATTIVITA’ EDUCATIVA E DI INTEGRAZIONE SOCIALE”

Corso di formazione – “I MESTIERI DEL BURATTINAIO:LINGUAGGI E TECNICHE DEL TEATRO DI FIGURA NELL’ATTIVITA’ EDUCATIVA E DI INTEGRAZIONE SOCIALE”
31 ottobre 2017
L’Atelier delle Figure/Scuola per Burattinai e Contastorie anche quest’anno ospiterà un Corso di 500 ore, rivolto a 12 allievi, gestito dall’Ecipar-CNA e finanziato con risorse del Fondo Sociale Europeo e dalla Regione Emilia Romagna.
Il Corso,dal titolo “I MESTIERI DEL BURATTINAIO:LINGUAGGI E TECNICHE DEL TEATRO DI FIGURA NELL’ATTIVITA’ EDUCATIVA E DI INTEGRAZIONE SOCIALE”, fornisce competenze sull’utilizzo dei linguaggi e delle tecniche del Teatro di Figura e della Narrazione in contesti educativi, culturali, di disagio sociale, interculturalità e disabilità.
Il corpo docente, come nelle tradizioni dell’Atelier è composto da specialisti e artisti del teatro di figura, professori universitari, artigiani della costruzione, esperti nelle discipline educative e della integrazione sociale.
Le attività si svolgeranno un week end ogni due settimane, principalmente nelle giornate del venerdì e sabato, per facilitare la presenza di operatori occupati.
La sede del corso è l’Atelier delle Figure,all’interno del Museo Carlo Zauli a Faenza, con spazi laboratoriali e performativi, una biblioteca e videoteca specializzate.
La data-termine per le iscrizioni è il 15 di novembre.
MoRE – a museum of refused and unrealised art projects vince il Concorso i8 di ArtVerona con il progetto LET’S GO MoRE!

MoRE – a museum of refused and unrealised art projects vince il Concorso i8 di ArtVerona con il progetto LET’S GO MoRE!
17 ottobre 2017
MoRE – Museum of refused and unrealised art projects
vince con Let’s go MoRE!
il Concorso i8 – spazi indipendenti di ArtVerona
Domenica 15 ottobre 2017 MoRE – a museum of refused and unrealised art projects con il progetto LET’S GO MoRE!si è aggiundicato il premio del Concorso i8 di ArtVerona, format dedicato alle realtà indipendenti italiane che sperimentano la ricerca nei linguaggi del Contemporaneo, ideato e curato da Cristiano Seganfreddo e realizzato grazie al sostegno di AMIA – Azienda Multiservizi di Igiene Ambientale.
La Giuria – composta da Cristiano Seganfreddo, direttore di Progetto Marzotto; Massimiliano Tonelli, direttore di Artribune, storico media partner del progetto; Riccarda Mandrini, Art Market consultant e VIP Relations di ArtVerona; Simone Ciglia e Giulia Ferracci, rispettivamente ricercatore e curatrice della piattaforma The Independent del MAXXI, Museo nazionale delle arti del XXI secolo, partner di progetto e Maurizio Alfeo, Direttore Generale di AMIA, ha individuato MORE – a museum of refused and unrealised project come migliore progetto declinato sul tema indicato quest’anno, il viaggio.
AMIA, ha assegnato un premio di 2.000 euro, con la seguente motivazione espressa della Giuria: “Il Premio quest’anno va a MORE per il rigore scientifico della ricerca accademica, la sua accessibilità, per la sua prospettiva di crescita contenutistica e di sostenibilità”.
A questo, si aggiunge un secondo riconoscimento, il FOCUS sul numero di Novembre di Artribune.
Il MAXXI, inoltre, in occasione di The Independent a marzo/aprile 2018 dedicherà a MoRE un wall.
LET’S GO MoRE! A journey in the unrealised and refused art projects of XX and XXI centuries, a cura di Ilaria Bignotti, Elisabetta Modena, Marco Scotti, Valentina Rossi e Anna Zinelli, ha presentato alcuni progetti sul tema del viaggio, tratti dall’archivio digitale di MoRE, ideati ma mai realizzati da Davide Bertocchi, CRASH! (Scott King e Matthew Worley), Giovanni Ozzola, Paolo Scheggi, Lorenzo Scotto di Luzio, Erwin Wurm: dal Regno Unito al Sud America, dall’Est Europa all’Italia, il sito moremuseum.org si traduce in una sempre più ampia mappatura, per tappe concettuali e tematiche, di progetti non realizzati o rifiutati, dal libro d’artista alla grande installazione ambientale, dal video alla performance.
Cos’è MoRE – a museum of refused and unrealised art projects
Nei suoi primi cinque anni di vita MoRE, il museo virtuale dei progetti artistici non realizzati, ha acquisito progetti di artisti di rilievo internazionale nel panorama dell’arte contemporanea, che hanno aperto i propri archivi personali, e condiviso pubblicamente le loro idee che per qualche motivo non hanno visto la luce: Valerio Berruti, Davide Bertocchi, Bianco-Valente, Ivo Bonacorsi, David Casini, Siliva Cini, Mathis Collins, CRASH! (Scott King & Matthew Worley), Mario Cresci, Matthew Darbyshire, Maria Adele Del Vecchio, Jeremy Deller, Braco Dimitrijević, Emilio Fantin, Flavio Favelli, Regina José Galindo, Goldschmied & Chiari, Franco Guerzoni & Luigi Ghirri, Ibro Hasanović, Debora Hirsch, Marijan Jevsovar, Hassan Khan, Julije Knifer, Kensuke Koike, Invernomuto, Ivan Kozaric, G. Küng, Ugo La Pietra, Runo Lagormasino, H.H. Lim, Claudia Losi, Mangelos, Elio Marchegiani, Eva Marisaldi, MASBEDO, Sandro Mele, Sabrina Mezzaqui, Jonathan Monk, Liliana Moro, Davide Mosconi, Giovanni Ozzola, Giulio Paolini, Cesare Pietroiusti, Luigi Presicce, Paolo Scheggi, Lorenzo Scotto di Luzio, Duro Seder, Sissi, Veit Stratmann, Annika Ström, Sabrina Torelli, Gian Maria Tosatti, Luca Trevisani, Massimo Uberti, Enzo Umbaca, Marco Vaglieri, Josip Vanista, Grazia Varisco, Kostis Velonis, Luca Vitone, Silvio Wolf, Erwin Wurm & Coop Himmelb(l)au.
Il sito www.moremuseum.org è composto da un archivio di progetti interamente in formato digitale reso possibile anche grazie alla collaborazione con il centro CAPAS dell’Università degli Studi di Parma, uno spazio riservato a esposizioni temporanee, e una sezione destinata a ospitare interventi critici e approfondimenti sul tema del “non realizzato”. Con questo obiettivo, intorno a MoRE si è costituito un network di professionisti provenienti dal mondo dell’arte contemporanea, storici dell’arte, critici, curatori e esperti del settore, che contribuiscono con le loro diverse professionalità alla crescita del progetto nell’ambito dell’associazione culturale Others.
CONTATTI
press@moremuseum.org
info@moremuseum.org
Didascalia immagine in apertura: Lorenzo Scotto di Luzio, Scala-mobile con deserto, 2012
Il Paradiso di Dante sul Ponte Nord. Debutto di Lenz Fondazione al Festival Verdi di Parma

Il Paradiso di Dante sul Ponte Nord. Debutto di Lenz Fondazione al Festival Verdi di Parma
10 ottobre 2017
Prova aperta al pubblico l’11 ottobre, debutto assoluto giovedì 12 ottobre di Paradiso. Un pezzo sacro, la nuova installazione sonora e visuale creata da Maria Federica Maestri e Francesco Pititto su commissione del Festival Verdi a partire dai Quattro Pezzi Sacri di Giuseppe Verdi. In scena venti performer dell’ensemble di Lenz Fondazione e trenta coriste dell’Associazione Cori Parmensi dirette da Gabriella Corsaro.
Sta per vedere la luce la nuova creazione di Lenz Fondazione: Paradiso. Un Pezzo Sacro, dai Quattro Pezzi Sacri di Giuseppe Verdi, creata su commissione del prestigioso Festival Verdi di Parma.
Prova generale aperta al pubblico mercoledì 11 ottobre alle ore 21, debutto assoluto giovedì 12 ottobre alle ore 21, repliche dal 13 al 15 e dal 18 al 22 ottobre (sabato e domenica ore 20, altri giorni ore 21).
Lo spettacolo, seconda parte di un articolato progetto biennale dedicato alla Divina Commedia di Dante Alighieri, sarà allestito negli imponenti spazi del Ponte Nord di Parma, macro opera inaugurata nel 2012 ma fin dall’inizio inutilizzata per insormontabili impedimenti legislativi, che l’installazione site-specific di Lenz Fondazione contribuirà a rendere di temporanea fruizione pubblica.
In scena cinquanta artisti: venti performer di Lenz Fondazione tra cui il nucleo degli attori sensibili Paolo Maccini, Delfina Rivieri, Franck Berzieri e le attrici Sandra Soncini, Valentina Barbarini, Barbara Voghera, Carlotta Spaggiari, Chiara Garzo, Monica Bianchi, Lara Bonvini, e trenta coriste dell’Associazione Cori Parmensi, dirette da Gabriella Corsaro, appartenenti ai cori Ars Canto G. Verdi, Cantafabula, La Fontana, Laus Vocalis, Sant’Ilario, Renzo Pezzani e Vox Canora.
«Dei Quattro Pezzi Sacri, tre sono dedicati alla Vergine Maria. La figura femminile nel melodramma verdiano rappresenta la salvazione, l’innocenza. Nel nostro Paradiso agiscono, tra una moltitudine femminile, due sole figure maschili: Dante e San Bernardo. Ma il Paradiso che abitano è solo della donna, solo attraverso il corpo di Lei si può vivere, non vedere, la Luce» suggerisce Francesco Pititto, responsabile di drammaturgia e imagoturgia «Nel canto trentatreesimo della terza delle tre Cantiche, la Trinità come un buco nero gravitazionale, ormai raggiunto il collasso, ingoia l’universo delle terzine e degli incontri precedenti. Gli endecasillabi diventano mondi, pianeti, astri e galassie e tutto esplode nella sfera di Luce come la più potente delle Supernove. Al limite del reale, al limite e oltre il linguaggio. E non c’è più parola, solo canto, visione, pura intuizione, abbandono, silenzio».
Aggiunge Maria Federica Maestri, che del Paradiso cura installazione site-specific, elementi plastici, costumi e regia: «L’installazione riempie lo spazio di involucri-sarcofagi molli sacchi mortuari collocati a terra, all’interno dei quali forme pesanti emettono suoni e movimenti fino a presentarsi progressivamente con forme umane. L’opera scenica realizzata per il Paradiso si innesta sulle figurazioni sacre di Piero della Francesca per farsi pienamente contemporanea secondo la lezione delle ‘pitture’ immaginifiche di Jannis Kounellis. L’innalzamento dal basso all’alto progredisce di pari passo con l’intonazione, prima singola e poi corale, delle Laudi. Altre figure femminili, attrici storiche di Lenz e dei diversi laboratori sensibili, accompagnano la moltitudine verso il piano superiore, attraversando scale e percorsi testuali, visuali, di luce fino a raggiungere la condizione del distacco definitivo, della sparizione dei corpi, di cui rimangono soltanto scie materiche oscillanti».
La drammaturgia musicale di Paradiso, a cura di Andrea Azzali, «si concentra in particolare sulla forma musicale della composizione sacra verdiana con variazioni di tempo e timbro, fluttuazioni e ondulazioni d’altezza e sull’elaborazione degli accordi».
«Il nostro Paradiso» concludono Pititto e Maestri «è un viaggio di progressivo apprendimento estetico, una salita collettiva di coro, attrici e spettatori verso una superiore dimensione etica, una ricerca costante della verità illuminata che solo una particolare sensibilità oltre l’intelletto, uno stato sovrasensibile e misterioso, nella sua estrema debolezza, può raggiungere».
Paradiso. Un Pezzo Sacro è realizzato da Lenz Fondazione su commissione in esclusiva del Festival Verdi/Teatro Regio di Parma, con il sostegno di MiBACT, Comune di Parma, Regione Emilia-Romagna, DAISM-DP Ausl di Parma, Fondazione Monte di Parma, con il patrocinio del Comune di Parma e in collaborazione con l’Università degli Studi di Parma.
Lenz Fondazione ringrazia Authority STU Spa, STU Area Stazione Spa, Fondazione Arturo Toscanini, Aurora Domus Coop. Soc. Onlus, Centro P.Corsini, Parma Lirica.
Info: Lenz Teatro, Via Pasubio 3/e, Parma, tel. 0521 270141, 335 6096220, info@lenzfondazione.it – www.lenzfondazione.it.
Festival Verdi, per info e prenotazioni Paradiso. Un Pezzo Sacro: http://www.festivalverdiparma.it/
Corso per attori Teatro del Cerchio
Corso per attori Teatro del Cerchio
10 settembre 2017
Il CAPAS, Centro per le attività e le professioni delle arti e dello spettacolo dell’Università di Parma, comunica che il Teatro del Cerchio, in collaborazione con il CUT dell’Università, darà avvio ad un corso professionalizzante per attori di teatro della durata di tre anni.
Il corso è rivolto a ragazze e ragazzi di età compresa tra i 18 e i 30 anni che vogliano fare del teatro la loro professione.
Tramite audizioni, che avranno luogo nel mese di ottobre 2017, verranno selezionati dieci aspiranti attori che avranno l’opportunità di accedere al corso e di inserirsi, successivamente, nel mondo del lavoro.
Per iscriversi alle selezioni e per ulteriori informazioni è necessario contattare il Teatro del Cerchio via mail all’indirizzo info@teatrodelcerchio.it o telefonicamente al numero 3318978682. L’iscrizione alle selezioni e la frequenza al corso sono gratuite.
Descrizione del progetto:
PRESENTAZIONE
L’Associazione Culturale Teatro del Cerchio ha sede a Parma e si occupa da oltre venti anni di formazione teatrale per adulti e bambini. Da tredici anni gestisce la sala teatrale di via Pini sotto la direzione artistica di Mario Mascitelli, e programma, presso la propria sede, eventi serali per adulti e domenicali di teatro ragazzi.
Presso il teatro ha sede la “Piccola Scuola di Teatro” che con i suoi 300 allievi è il polo formativo più grande della città. A novembre 2017 avrà inizio il corso professionalizzante “TdC Studio”, che permetterà a dieci allievi di apprendere le tecniche teoriche e pratiche del fare teatro e che darà l’opportunità di lavorare con formatori e artisti nazionali e internazionali.
TdC STUDIO
Il progetto nasce per individuare eventuali futuri professionisti del settore teatrale nel territorio di Parma e si svilupperà attraverso un percorso di formazione specialistico di tre anni con verifiche annuali. La formazione garantirà, al termine del percorso, l’inserimento nel mondo del lavoro.
La partecipazione al corso è gratuita.
Le audizioni avverranno attraverso una sessione di lavoro su palco di due giorni, successivamente i selezionati sosterranno un colloquio per accedere a una ulteriore verifica finale. Gli allievi che avranno superato tutte le prove, inizieranno un percorso che si articolerà su due incontri settimanali in orario serale, dedicati alle principali discipline: recitazione, movimento ed espressività corporea, vocalità e dizione. Gli allievi dovranno, inoltre, partecipare ad alcuni fine settimana intensivi di workshop con artisti nazionali e internazionali. Per il primo anno sono previste una o due produzioni teatrali, di cui una inserita all’interno della stagione di prosa. Ai partecipanti sarà, inoltre, richiesto di collaborare attivamente alla vita del teatro.
Modalità di iscrizione
È necessario far pervenire tramite mail al seguente indirizzo: info@teatrodelcerchio.it la richiesta di partecipazione alle audizioni indicando: nome, cognome, età, residenza e numero telefonico. La richiesta deve essere accompagnata da una lettera di presentazione in cui indicare le esperienze teatrali pregresse e le motivazioni per cui si è deciso di partecipare e di intraprendere, eventualmente, tale cammino professionale.
I richiedenti saranno poi contattati telefonicamente.
Le selezioni si svolgeranno nei giorni 23 e 24 ottobre dalle ore 20.00 alle ore 23.00 presso il Centro di Formazione Teatrale in Via Lavagna n.6, Parma.
I candidati sosterranno un colloquio il 27 ottobre dalle ore 17.00 presso il Teatro del Cerchio in Via Pini 16/A, Parma.
Le ultime selezioni si svolgeranno il 30 e 31 ottobre, in orario serale, presso il Centro di Formazione Teatrale in Via Lavagna n.6, Parma.
May Day. Incontro con la danza d’autore
May Day. Incontro con la danza d’autore
12 maggio 2017
Rassegna di Europa Teatri e Teatro delle Briciole. A Parma dal 16 al 20 maggio
17 – 18 – 19 maggio Laboratorio al CAPAS
“May days” (Parma, 16-20 maggio) è la rassegna dedicata alla danza d’autore, focalizzata sulla relazione tra danza e pubblico, sull’avvicinamento dell’atto creativo e la sua fruizione e poi della visione della performance e la sua analisi. “May days” è promossa da due teatri di Parma, l’Europa Teatri e il Teatro delle Briciole. Entrambi appartengono alla Rete Regionale Anticorpi/ Azioni per la danza d’autore – e alla sua estensione nazionale, il Network Anticorpi XL – e nel corso degli anni hanno sviluppato un’attenzione particolare per i linguaggi della danza contemporanea, sia attraverso la programmazione sia tramite il sostegno dei progetti produttivi. Questa comune attitudine ha portato anche alla condivisione di questa rassegna ubicata tra Teatro Europa, Teatro al Parco e l’Università di Parma.
Si parte martedì 16 maggio al Teatro Europa dove, alle 19.30, il pubblico potrà incontrare Claudia Castellucci, saggista e autrice di testi drammatici, fondatrice assieme a Romeo Castellucci e Chiara Guidi della Socìetas Raffaello Sanzio, interprete in diversi spettacoli e direttrice didattica di diverse scuole dedicate al teatro e alla danza. L’incontro sarà condotto da Gaia Clotilde Cernetich.
Claudia Castellucci ha fondato anche la compagnia di ballo Mòra, specializzata nel rapporto del movimento con il tempo, e sarà proprio la sua Scuola di movimento ritmico Mòra (basata a Cesena) protagonista della serata del 16 maggio. Alle 21.00, sempre al Teatro Europa, sotto la direzione artistica di Claudia e di due insegnanti coreografi, Giuseppe Dagostino e Alessandro Bedosti, accompagnati dalla composizione musicale di Stefano Bartolini, sette giovani interpreti (Sissj Bassani, Benedetta Gianfanti, Tommaso Granelli, Ahmed Ben Nessib, René Ramos, Stefania Rovatti, Federica Scaringello) eseguiranno “Verso la specie”, una particolarissima danza che prende a modello la metrica della poesia greca arcaica e, dal punto di vista figurativo, il ritmo dei movimenti dei cavalli. Molta importanza è data all’individualità ma viene sottolineato come la coreografia sia al contempo corale perché basata sulla condivisione di uno schema comune, un comune percorso che Claudia Castellucci paragona all’incubazione e che prende piede dalla teoria, passa per l’arte e la musica e approda al gesto. Il mondo dell’arte visiva è presente sia nelle conformazioni spaziali che in dettagli scenici; i colori giocano un ruolo fondamentale come potente oggetto simbolico. “Verso la specie”, che porta il nome di omonimi laboratori, è una produzione Societas creata a Venezia per la Biennale College Danza 2016.
La serata di giovedì 18 maggio, organizzata in collaborazione con il Network Anticorpi XL, sarà dedicata alla giovane danza d’autore, con tre spettacoli che andranno in scena al Teatro al Parco dalle 21.00 alle 22.30. Al termine delle coreografie è previsto l’incontro degli artisti con il pubblico, condotto ancora da Gaia Clotilde Cernetich.
Si comincia alle 21.00 con “Re-garde”, produzione della Compagnie MF selezionato per Anticorpi eXpLo 2015/ Network XL. Realizzata con la regia e coreografia di Francesco Colaleo, è un’indagine sul senso della vista e del guardare, dell’osservare e dell’essere osservati, sulla crudeltà gratuita o manipolatoria che può nascere dalla curiosità ma anche su una visione più innocente, giocosa e ironica. Interpretata dallo stesso regista e coreografo Colaleo e dal danzatore francese Maxime Freixas – su musiche varie – “Re-garde” è un intenso duo tutto al maschile che si esprime attraverso la forza degli opposti miscelando energia e tecnica.
Alle 21.30 salirà sul palco “Soggetto senza titolo”, una produzione di Sosta Palmizi selezionata alla vetrina della Giovane Danza d’Autore 2016. Lo spettacolo, coreografato e interpretato da Olimpia Fortuni con l’assistenza artistica di Cinzia Sità e il montaggio del paesaggio sonoro di Pieradolfo Ciulli e Danilo Valsecchi, è una metafora della ricerca identitaria, profonda ma al contempo spalancata alle metamorfosi esterne, con l’uso dei colori a simboleggiare sensazioni e stati d’animo (come il blu associato alla malinconia).
La vetrina della giovane danza d’autore si chiude alle 22.00 con “Horizon”, una produzione di Mp.Ideograms selezionata alla Vetrina della Giovane danza d’Autore 2015. La coreografia e l’interpretazione sono di Manfredi Perego, l’elaborazione musicale di Paolo Codognola, l’idea delle luci di Antonio Rinaldi. In questo spettacolo non esiste alcun paesaggio, se non quello che viene creato dal protagonista e immaginato dallo spettatore: il danzatore è un corpo/metafora, definito dalle emozioni, un corpo alla ricerca di uno spazio suo, un corpo come strumento creativo che traccia una dimensione immaginaria e personale in cui collocarsi. “Concedersi di essere in un luogo che non esiste se non per definizione – dice Manfredi Perego – è liberatorio ed anche laboratorio per un corpo reale che si misura con l’irreale possibilità di mutare sull’orizzonte”.
Venerdì 19 maggio, alle 21.00, nell’ambito del “Progetto Bioma a Parma”, al Teatro al Parco approda “Prometeo: Architettura”, il quinto quadro del progetto coreutico di Simona Bertozzi e Marcello Briguglio dedicato al mito di Prometeo e già apprezzato sia dal pubblico, nel corso delle numerose repliche in tutta Italia, che dalla più autorevole critica coreutica nazionale. Il tracciato coreografico di queste “micro-narrazioni ambientali” è agito da un gruppo di giovanissime danzatrici del territorio bolognese e ravennate – Giorgia Atti, Elena Rosaria Brugo, Giulia Casadio, Caterina Grotti, Anna Passarini, Carlotta Severi e Matilde Stefanini – che condividono un habitat facendolo diventare uno spazio occupato dalla loro necessità di dare vita a immagini, inquietudini, visioni, proiezioni, strutture d’azione.
Al termine della performance – alle 22.00 sempre al Teatro al Parco – Simona Bertozzi, affiancata dalla conduttrice Gaia Clotilde Cernetich, incontrerà il pubblico.
Al Progetto Bioma a Parma è dedicato anche il pomeriggio di venerdì 19 maggio: prima di “Prometeo” sul palco del Teatro al Parco salirà Elisa Cuppini con i suoi “Cerchi” (ore 19.30), preceduta dai Cantieri Danza Ravenna con il loro “Bianco” (ore 19.00). Al Teatro Europa invece ci sarà Nicoletta Cabassi con “O(s)chema” (alle 17.30) e poi Eleonora Gennari e Valeria Fiorini con “Tell me” (alle 18.00).
Dunque, accanto al primo obiettivo, quello di valorizzare la giovane danza contemporanea attraverso la presentazione di creazioni di coreografi di generazioni diverse, la rassegna “May Days” vuole anche riflettere e far riflettere sui processi di trasmissione e di interpretazione del linguaggio coreutico, attraverso la formazione e l’incontro degli artisti con il pubblico. E al pubblico saranno aperti anche i quattro incontri patrocinati dall’Università di Parma e gestiti dal ravennese gruppo nanou che a Parma porterà il suo “Alphabet”, progetto focalizzato sulla ricerca del linguaggio contemporaneo. Con il titolo “Sguardi”, dalle 11.00 alle 16.30 di mercoledì 17, giovedì 18 e venerdì 19 maggio negli spazi dell’università, la sala prove Capas, e dalle 21.00 di sabato 20 maggio al Teatro Europa, gruppi di coreografi, danzatori, critici d’arte, studenti, dottorandi e studiosi dialogheranno tra loro e con il pubblico, mentre sarà aperto il laboratorio del gruppo nanou con i suoi esperimenti di verifica della trasmissibilità di un linguaggio in continua evoluzione e della sua efficacia nell’attivazione di un processo creativo.
Info:
Progetto Macbeth. Teatro if.
Progetto Macbeth. Teatro if.
14 marzo 2017
OGGETTO: Teatro If cerca studenti per esperienza formativa teatrale. Possibile acquisizione di Crediti Formativi per Attività Culturali e Artistiche per un massimo di 6 CFU.
Durata: ciascuno studente svolgerà mansioni che avranno tempistiche e periodicità diverse per un totale di circa 200 ore a studente.
Periodo: marzo 2017 – aprile 2018.
Requisiti: gli studenti devono essere iscritti a uno dei seguenti corsi di laurea triennale o magistrale,
- Lettere;
- Comunicazione e Media Contemporanei per le Industrie Creative;
- Civiltà e Lingue Straniere e Moderne;
- Beni Artistici e dello Spettacolo;
- Lingue, Culture e Comunicazione;
- Storia e Critica delle Arti e dello Spettacolo;
Per candidarsi o per informazioni scrivere a info@teatroif.com e a capas@unipr.it lasciando i vostri recapiti telefonici.
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
L’Associazione Culturale Teatro If opera nell’ambito della produzione e formazione teatrale dal 2014. Dalla sua fondazione, avvenuta con la collaborazione dell’attore e regista Alex Sassatelli, Teatro If ha operato nel territorio di Modena e Reggio Emilia proponendo al pubblico alcune importanti opere drammaturgiche e realizzando corsi di formazione rivolti a soggetti di tutte le età, collaborando inoltre con alcune istituzioni scolastiche. La mission dell’Associazione è quella di sfruttare al meglio le caratteristiche primarie del teatro e la sua intrinseca capacità di coinvolgere la popolazione di un territorio, operando nell’ambito della partecipazione attiva, nella realizzazione di quello che è per noi prima di tutto uno spettacolo teatrale: un evento popolare.
Nella ricerca di una sempre maggiore sinergia tra la promozione della cultura teatrale e le varie realtà del territorio siamo qui a proporre agli studenti dell’Università di Parma il seguente progetto che prevede l’allestimento dello spettacolo Macbeth di William Shakespeare. Lo spettacolo debutterà ad aprile 2018 presso il Teatro Comunale di Carpi e replicherà presso altri teatri del territorio. Il progetto, che ora è in fase di organizzazione, sarà patrocinato dal Comune di Carpi e dal Comune di Sassuolo e collaborerà con il Teatro Comunale di Carpi, con l’Istituto di Studi Musicali “O. Vecchi – A. Tonelli” di Modena e con l’Associazione
Culturale “Attozero” di Modena. Inoltre auspichiamo la possibilità di collaborazione con i Comuni di Modena, Reggio Emilia, Parma, Pavullo nel Frignano e Vezzano sul Crostolo.
La realizzazione artistica dello spettacolo prevede che al fianco di attori professionisti provenienti dalle più importanti realtà teatrali nazionali vengano ad affiancarsi altre entità professionali, non professionali, universitarie e scolastiche in un lavoro di sinergia in cui ogni parte collaborerebbe a seconda delle proprie particolarità all’allestimento dello spettacolo finale. I settori artistici principalmente coinvolti saranno quello recitativo, musicale e coreutico, oltre ai settori scenografici, tecnici, organizzativi e delle pubbliche relazioni.
Gli studenti che verranno coinvolti opereranno in tre ambiti diversi:
- testo e traduzione;
- organizzazione, pubblicità e pubbliche relazioni;
- messa in
Oltre ai comuni e agli enti sopra citati vorremmo coinvolgere altre realtà territoriali e gli Istituti Superiori dei Comuni di Sassuolo, Carpi, Modena e Pavullo nel Frignano che parteciperanno a un progetto di alternanza scuola-lavoro. Inoltre stiamo cercando collaborazioni con altre associazioni del territorio di ambito teatrale e coreutico e uno spazio teatrale nel Comune di Parma dove poter replicare lo spettacolo.
Si terranno infine due stage di selezione per comparse che poi parteciperanno ad un laboratorio settimanale per la preparazione dello spettacolo: uno per adulti non professionisti che potranno cimentarsi nelle parti marginali dello spettacolo e uno per bambini. I bambini avranno un ruolo fondamentale in sinergia con attori, danzatori e musicisti.
L’Associazione prevede inoltre di collaborare con alcuni enti del territorio ligure riallestendo lo spettacolo nella città di Genova.
Calendario di allestimento:
- da marzo a settembre: pianificazione, organizzazione e traduzione del testo;
- fine settembre: primo incontro della durata di una settimana da organizzarsi a Modena in sede da concordare. Tutto lo staff artistico e organizzativo del progetto si incontrerà per uno studio iniziale;
- da ottobre a fine marzo: un incontro a settimana con attori, musicisti, danzatori e comparse al fine di
creare le musiche, i momenti di scenografia danzata e corali e pianificare gli aspetti organizzativi e promozionali;
- aprile: tre settimane di prova con gli attori dello spettacolo e i vari gruppi di lavoro;
- fine aprile: debutto;
- maggio – giugno: repliche in altri teatri del
Teniamo a precisare che questa è una calendarizzazione che può essere rivalutata secondo le disponibilità.
Il Presidente Alex Sassatel

CORSO DI ALTA FORMAZIONE IN CINEMA DOCUMENTARIO E SPERIMENTALE


CORSO DI ALTA FORMAZIONE IN CINEMA DOCUMENTARIO E SPERIMENTALE
15 gennaio 2017
Fondazione Cineteca di Bologna e Università di Parma, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna e del Fondo Sociale Europeo e d’intesa con il Comune di Parma e Solares Fondazione delle Arti, promuovono un nuovo corso dedicato alla formazione di filmmaker nell’ambito del cinema documentario e sperimentale.
Per tutte le informazioni, consulta qui il bando.
La locandina del corso
