May Day. Incontro con la danza d’autore
May Day. Incontro con la danza d’autore
12 maggio 2017
Rassegna di Europa Teatri e Teatro delle Briciole. A Parma dal 16 al 20 maggio
17 – 18 – 19 maggio Laboratorio al CAPAS
“May days” (Parma, 16-20 maggio) è la rassegna dedicata alla danza d’autore, focalizzata sulla relazione tra danza e pubblico, sull’avvicinamento dell’atto creativo e la sua fruizione e poi della visione della performance e la sua analisi. “May days” è promossa da due teatri di Parma, l’Europa Teatri e il Teatro delle Briciole. Entrambi appartengono alla Rete Regionale Anticorpi/ Azioni per la danza d’autore – e alla sua estensione nazionale, il Network Anticorpi XL – e nel corso degli anni hanno sviluppato un’attenzione particolare per i linguaggi della danza contemporanea, sia attraverso la programmazione sia tramite il sostegno dei progetti produttivi. Questa comune attitudine ha portato anche alla condivisione di questa rassegna ubicata tra Teatro Europa, Teatro al Parco e l’Università di Parma.
Si parte martedì 16 maggio al Teatro Europa dove, alle 19.30, il pubblico potrà incontrare Claudia Castellucci, saggista e autrice di testi drammatici, fondatrice assieme a Romeo Castellucci e Chiara Guidi della Socìetas Raffaello Sanzio, interprete in diversi spettacoli e direttrice didattica di diverse scuole dedicate al teatro e alla danza. L’incontro sarà condotto da Gaia Clotilde Cernetich.
Claudia Castellucci ha fondato anche la compagnia di ballo Mòra, specializzata nel rapporto del movimento con il tempo, e sarà proprio la sua Scuola di movimento ritmico Mòra (basata a Cesena) protagonista della serata del 16 maggio. Alle 21.00, sempre al Teatro Europa, sotto la direzione artistica di Claudia e di due insegnanti coreografi, Giuseppe Dagostino e Alessandro Bedosti, accompagnati dalla composizione musicale di Stefano Bartolini, sette giovani interpreti (Sissj Bassani, Benedetta Gianfanti, Tommaso Granelli, Ahmed Ben Nessib, René Ramos, Stefania Rovatti, Federica Scaringello) eseguiranno “Verso la specie”, una particolarissima danza che prende a modello la metrica della poesia greca arcaica e, dal punto di vista figurativo, il ritmo dei movimenti dei cavalli. Molta importanza è data all’individualità ma viene sottolineato come la coreografia sia al contempo corale perché basata sulla condivisione di uno schema comune, un comune percorso che Claudia Castellucci paragona all’incubazione e che prende piede dalla teoria, passa per l’arte e la musica e approda al gesto. Il mondo dell’arte visiva è presente sia nelle conformazioni spaziali che in dettagli scenici; i colori giocano un ruolo fondamentale come potente oggetto simbolico. “Verso la specie”, che porta il nome di omonimi laboratori, è una produzione Societas creata a Venezia per la Biennale College Danza 2016.
La serata di giovedì 18 maggio, organizzata in collaborazione con il Network Anticorpi XL, sarà dedicata alla giovane danza d’autore, con tre spettacoli che andranno in scena al Teatro al Parco dalle 21.00 alle 22.30. Al termine delle coreografie è previsto l’incontro degli artisti con il pubblico, condotto ancora da Gaia Clotilde Cernetich.
Si comincia alle 21.00 con “Re-garde”, produzione della Compagnie MF selezionato per Anticorpi eXpLo 2015/ Network XL. Realizzata con la regia e coreografia di Francesco Colaleo, è un’indagine sul senso della vista e del guardare, dell’osservare e dell’essere osservati, sulla crudeltà gratuita o manipolatoria che può nascere dalla curiosità ma anche su una visione più innocente, giocosa e ironica. Interpretata dallo stesso regista e coreografo Colaleo e dal danzatore francese Maxime Freixas – su musiche varie – “Re-garde” è un intenso duo tutto al maschile che si esprime attraverso la forza degli opposti miscelando energia e tecnica.
Alle 21.30 salirà sul palco “Soggetto senza titolo”, una produzione di Sosta Palmizi selezionata alla vetrina della Giovane Danza d’Autore 2016. Lo spettacolo, coreografato e interpretato da Olimpia Fortuni con l’assistenza artistica di Cinzia Sità e il montaggio del paesaggio sonoro di Pieradolfo Ciulli e Danilo Valsecchi, è una metafora della ricerca identitaria, profonda ma al contempo spalancata alle metamorfosi esterne, con l’uso dei colori a simboleggiare sensazioni e stati d’animo (come il blu associato alla malinconia).
La vetrina della giovane danza d’autore si chiude alle 22.00 con “Horizon”, una produzione di Mp.Ideograms selezionata alla Vetrina della Giovane danza d’Autore 2015. La coreografia e l’interpretazione sono di Manfredi Perego, l’elaborazione musicale di Paolo Codognola, l’idea delle luci di Antonio Rinaldi. In questo spettacolo non esiste alcun paesaggio, se non quello che viene creato dal protagonista e immaginato dallo spettatore: il danzatore è un corpo/metafora, definito dalle emozioni, un corpo alla ricerca di uno spazio suo, un corpo come strumento creativo che traccia una dimensione immaginaria e personale in cui collocarsi. “Concedersi di essere in un luogo che non esiste se non per definizione – dice Manfredi Perego – è liberatorio ed anche laboratorio per un corpo reale che si misura con l’irreale possibilità di mutare sull’orizzonte”.
Venerdì 19 maggio, alle 21.00, nell’ambito del “Progetto Bioma a Parma”, al Teatro al Parco approda “Prometeo: Architettura”, il quinto quadro del progetto coreutico di Simona Bertozzi e Marcello Briguglio dedicato al mito di Prometeo e già apprezzato sia dal pubblico, nel corso delle numerose repliche in tutta Italia, che dalla più autorevole critica coreutica nazionale. Il tracciato coreografico di queste “micro-narrazioni ambientali” è agito da un gruppo di giovanissime danzatrici del territorio bolognese e ravennate – Giorgia Atti, Elena Rosaria Brugo, Giulia Casadio, Caterina Grotti, Anna Passarini, Carlotta Severi e Matilde Stefanini – che condividono un habitat facendolo diventare uno spazio occupato dalla loro necessità di dare vita a immagini, inquietudini, visioni, proiezioni, strutture d’azione.
Al termine della performance – alle 22.00 sempre al Teatro al Parco – Simona Bertozzi, affiancata dalla conduttrice Gaia Clotilde Cernetich, incontrerà il pubblico.
Al Progetto Bioma a Parma è dedicato anche il pomeriggio di venerdì 19 maggio: prima di “Prometeo” sul palco del Teatro al Parco salirà Elisa Cuppini con i suoi “Cerchi” (ore 19.30), preceduta dai Cantieri Danza Ravenna con il loro “Bianco” (ore 19.00). Al Teatro Europa invece ci sarà Nicoletta Cabassi con “O(s)chema” (alle 17.30) e poi Eleonora Gennari e Valeria Fiorini con “Tell me” (alle 18.00).
Dunque, accanto al primo obiettivo, quello di valorizzare la giovane danza contemporanea attraverso la presentazione di creazioni di coreografi di generazioni diverse, la rassegna “May Days” vuole anche riflettere e far riflettere sui processi di trasmissione e di interpretazione del linguaggio coreutico, attraverso la formazione e l’incontro degli artisti con il pubblico. E al pubblico saranno aperti anche i quattro incontri patrocinati dall’Università di Parma e gestiti dal ravennese gruppo nanou che a Parma porterà il suo “Alphabet”, progetto focalizzato sulla ricerca del linguaggio contemporaneo. Con il titolo “Sguardi”, dalle 11.00 alle 16.30 di mercoledì 17, giovedì 18 e venerdì 19 maggio negli spazi dell’università, la sala prove Capas, e dalle 21.00 di sabato 20 maggio al Teatro Europa, gruppi di coreografi, danzatori, critici d’arte, studenti, dottorandi e studiosi dialogheranno tra loro e con il pubblico, mentre sarà aperto il laboratorio del gruppo nanou con i suoi esperimenti di verifica della trasmissibilità di un linguaggio in continua evoluzione e della sua efficacia nell’attivazione di un processo creativo.
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